Alfa a Cattolica - l’ultimo tramonto del suo “Non so chi ha creato l’estate ma so che era innamorato” tour
CONCERTI & LIVE
Martina Golinucci
9/3/20255 min read


30 agosto 2025: Alfa accende l’allegria di Cattolica nell’ultima data del suo tour estivo
La visita di Alfa alla versione estiva della città di Cattolica è stata un’esplosione di energia: un concerto pieno di allegria, condivisione e genuinità si è fatto spazio nel cuore di un pubblico da più di 6000 presenze.
Per loro, il concerto è stata un’occasione per concedersi un momento musicale di spensieratezza, emozione a cui Alfa dà molto rilievo e spazio nei suoi brani. Allo stesso tempo, non sono mancati i momenti di intimità e riflessione in cui l’artista ha deciso di aprire la porta ai suoi fan verso il suo mondo interiore, fatto anche di fragilità.
Alfa, attraverso i suoi brani ritmati e piacevoli e la sua grande abilità scenica, è riuscito a guidare gli spettatori in uno show entusiasmante, caratterizzato da divertimento, unione e, in altri momenti speciali, anche da rispetto.
Scenografia leggera
La scenografia scelta per i concerti estivi ha contribuito perfettamente a rafforzare e sostenere la genuinità di Alfa.
Il pubblico si è infatti trovato davanti a un palco trasformato in un prato, sul quale si alternavano fiori di diversi colori. Al centro, era presente una panchina verde, mentre a sinistra era posizionato il pianoforte personale del cantante proveniente direttamente dalla sua casa.
In questo modo, si è creata un’atmosfera dall’aria fanciullesca che ha incoraggiato il pubblico a lasciarsi andare alla serenità della vita: il palco ha stimolato ad adottare lo sguardo innocente dei bambini, che in età più adulta diventa sempre più complesso da maneggiare.
Allo stesso tempo, la scenografia allegra veniva spenta nei momenti giusti: durante le ballate più introspettive, calava il buio che lasciava illuminato soltanto il piano o la panchina sul quale sedeva l’artista.
Così, il pubblico si è immerso nel mondo più personale e intimo di Alfa, che sembrava suonare direttamente dalla sua camera.
Le sorprese dell’ultima data: regalo, apertura e duetto con Random
Durante il concerto non sono mancate le sorprese, dall’ospite inatteso al regalo di compleanno per Alfa.
L’artista ha infatti invitato Random ad aprire il suo concerto, oltre che a duettare con lui la sua celebre hit Chiasso.
La scelta è stata molto importante dal punto di vista simbolico: i due artisti sono amici di vecchia data che hanno condiviso le classifiche del 2019 con le loro rispettive Cin Cin e Chiasso.
Per entrambi, è stata un’occasione di ricordare un momento di grande valore nel loro percorso artistico: quello dei due brani che li hanno aperti al grande pubblico.
Un altro momento toccante è stata l’interruzione inaspettata di Le Cose In Comune in cui la band ha sorpreso Alfa alle spalle con un regalo di compleanno: un bongo in cui erano scritti tutti i nomi dello staff che ha contribuito alla realizzazione del tour.
Tutte queste occasioni hanno contribuito ad avvicinare ancora di più i fan alla sensibilità, all’umiltà e alla verità di Alfa, artista che, nonostante la sua grande notorietà, riesce ancora a rimanere il ragazzo di sempre.
Una scaletta tra sole e riflessione
Per il Non so chi ha creato l’estate ma so che era innamorato tour, Alfa è riuscito a costruire una scaletta perfetta per il periodo estivo, caratterizzata da brani vitali e da brani più intimi.
Il pubblico ha assistito a brani energici, spensierati e hit che sono state in grado di accenderlo: non sono infatti mancati i momenti di ballo irrefrenabile e di canto a squarcia gola, con l’obiettivo di trasportare le persone nella fondamentale allegria della vita che spesso viene trascurata nella routine quotidiana.
Esempi sono stati TesTa TrA Le NuVoLE, pT. 2, in cui Alfa ha fatto abbassare gli spettatori per poi saltare, Vai!, in cui il pubblico ha battuto le mani mentre lui saltava per il palco a ritmo di una strumentale complessa ed esplosiva, vabbè ciao e a me mi piace.
Questi due brani in particolare sono stati rispettivamente la seconda e la prima canzone preferita di Alfa da eseguire in live durante questo tour. Il motivo non ci sorprende: durante vabbe ciao, l’artista è riuscito perfettamente a guidare la folla con i suoi movimenti, mentre la band ha dato vita a una base divertente e piena di groove.
a me mi piace, invece, è diventata particolare perché è stata eseguita in ogni data con un ospite diverso. Alfa vuole infatti dare spazio ai musicisti competenti guidati dalla passione che vengono messi da parte dal mercato.
Per Cattolica, è stato il turno del Corpo Bandistico di Cartoceto: grazie alla loro esecuzione simbiotica con la band, è nato un accompagnamento ricco e luminoso, che ha guidato il pubblico nel canto, nel ballo e nel battito delle mani.
D’altra parte, la vita non è solo fatta di emozioni in superficie, ma anche di esplorazione di quelle più nascoste.
Questo è ciò che ci ha ricordato Alfa nei suoi momenti di esecuzione più introspettivi: con Testa tra le nuvole pt. 1, frida, anna e 5 MINUTI il pubblico si è calato nei ricordi, nei valori, nelle idee e nei momenti più difficili della vita dell’artista.
Questi brani sono stati centrali per regalare ai fan chi è Alfa come persona: non solo una persona allegra e vivace, ma anche molto sensibile e riflessiva.
Sogna, Ragazzo, Sogna: la fan action
Durante il concerto, non è mancato il regalo da parte dei fan: durante Sogna, Ragazzo, Sogna, nelle prime file il pubblico ha sollevato dei fogli con la scritta: “Sogna ragazzo sogna” in blu, seguita dai propri desideri personali.
È stato un momento toccante, fragile e di raccoglimento in cui sia il pubblico che il cantante hanno avuto l’opportunità di conoscersi meglio, regalando alle persone vicine ciò che di più bello si può avere nella vita: i sogni, che ci danno la spinta per continuare a camminare.
La speranza: l’emozione più bella
“La speranza è una cosa incredibile, ti fa fare delle magie che non avresti mai pensato di poter fare.”
Alfa
Alfa ha condiviso che, per lui, l’emozione più bella è la speranza.
La speranza è la forza che spinge le persone ad andare oltre ai propri limiti, che spesso sono esclusivamente mentali. Il cantante ha invitato il pubblico a riempirsi di speranza, a inseguire i propri sogni anche se le altre persone possono cercare di scoraggiare.
Lui è la prova vivente che se si sogna con passione, speranza e un po’ di fortuna, si può arrivare ovunque.
Bisogna difendere quello che sogniamo, perché è ciò che ci tiene vivi.
Alfa ha anche invitato a normalizzare la caduta. In questo cammino tortuoso può succedere di cadere, ma possiamo permettercelo: il mondo ci perdonerà per questo.
Il valore del silenzio
L’ultima canzone della scaletta è, per tradizione, Cin Cin, che Alfa definisce “l’ultima canzone per sempre”. Ciò è dovuto al valore del brano, che con un budget irrisorio di pubblicazione e una cura amatoriale è comunque riuscito a far breccia nel grande pubblico.
Tuttavia, per quest’ultima data c’è stata una sorpresa: dopo questo brano, Alfa guardava il pubblico assorto nei suoi pensieri, come se non volesse mai andare via. Poco dopo ha infatti preso la chitarra e, nonostante l’amplificazione fosse ormai scollegata, è sceso ai piedi del palco tra il pubblico per cantare insieme il filo rosso.
Alfa ha iniziato a spezzare il vuoto cantando da solo, circondato da un silenzio pieno di rispetto per la sua arte e per la sua persona. Poi, ha invitato il pubblico ad unirsi per salutarsi definitivamente.
Il risultato è stato un momento in cui pubblico e artista erano sullo stesso piano, insieme e uniti dall’amore verso la musica e le storie che vengono raccontate grazie a lei.
Alfa, non sappiamo bene cos’è che ci lega lega lega, ma di una cosa siamo certi: quel qualcosa è straordinario, ci unisce con sincerità, e tu sei riuscito a farlo emergere a pieno nell’ultimo tramonto di Cattolica.