
BELS: “GOSSIP è nata da una serata tra amiche. A volte, la leggerezza è la forma più vera della sincerità.”
INTERVISTENUOVI TALENTI
Gabriele Lobascio
10/31/20253 min read


Con “GOSSIP”, il nuovo singolo uscito il 31 ottobre, BELS trasforma un momento quotidiano in una piccola storia generazionale.
Un brano fresco e ironico che racconta una tipica serata tra amiche — tra risate, confidenze e quella complicità che nasce solo quando ci si riconosce per davvero.
Con un pop luminoso e diretto, Martina Belelli, in arte BELS, porta nel suo mondo un racconto fatto di autenticità e leggerezza, ma anche di verità e contraddizioni, quelle che fanno parte di chi cresce e impara a conoscersi.
In questa intervista, BELS ci parla della nascita di “GOSSIP”, della sua visione di amicizia e ironia, e di quanto la spontaneità — nella musica e nella vita — sia un gesto di libertà.
1. C’è un momento preciso o un ricordo reale che ti ha ispirato a scrivere questo brano?
BELS: In realtà sì, “GOSSIP” nasce proprio da un momento reale.
L’anno scorso mi sono trasferita a Milano per la prima volta e ho iniziato a vivere con delle coinquiline. Ovviamente mi chiedevo se mi sarei trovata bene, se ci sarebbe stata sintonia… ma già dalla prima sera ogni dubbio è sparito.
Non ci conoscevamo quasi, sapevamo a malapena i nostri nomi, eppure ci siamo ritrovate tutte nella mia camera a raccontarci le nostre vite — e, ovviamente, i nostri gossip del momento!
Da lì mi è venuta l’idea di raccontare proprio quella sensazione: quando ti ritrovi tra amiche a chiedere consiglio su una situazione, tipo “Cosa faccio? Ci esco o no?”.
È un piccolo ritratto di quei momenti così semplici ma così veri.
2. Quanto è importante per te riuscire a raccontare anche le contraddizioni della tua generazione senza giudicarle?
BELS: Credo che la contraddizione faccia parte di noi.
Noi giovani ci viviamo dentro ogni giorno, e a volte prenderla con ironia è la cosa più sana che possiamo fare.
Mi piace raccontare queste sfumature senza giudizio, perché alla fine siamo tutti un po’ così: spontanei ma riflessivi, leggeri ma profondi.
Attraverso la mia musica cerco di far entrare chi ascolta nel mio mondo, regalando un momento di leggerezza ma anche la sensazione di sentirsi capiti.
3. Come vivi tu questo equilibrio tra sincerità, complicità e le piccole tossicità quotidiane?
BELS: Ci scherzo su, sempre.
Penso che in ogni amicizia, come in ogni relazione, ci siano piccole “tossicità” quotidiane: quei momenti di gelosia, di confronto o di eccessiva curiosità che però fanno parte del gioco.
L’importante è saperle riconoscere e riderci un po’ sopra.
Con le mie amiche succede spesso: ci diciamo tutto, anche quello che forse non dovremmo dire, ma è proprio lì che nasce la complicità vera.
“GOSSIP” parla anche di questo — dell’essere sincere, ma con quella leggerezza che ti permette di non prenderti troppo sul serio.
4. .Quanto di BELS come persona c’è in questa leggerezza? E quanto invece è una scelta consapevole di stile?
BELS: Piano piano il progetto a cui sto lavorando sta prendendo forma, e ne sono davvero felice.
Il sound di “GOSSIP” è frizzante, spontaneo, pieno di energia — proprio come me.
In ogni brano che esce sento di mostrare un pezzo diverso della mia personalità.
Chi mi conosce sa quanto mi piaccia far ridere gli altri e trasmettere quella leggerezza che, secondo me, serve per affrontare la vita.
Perché sì, nella vita bisogna anche prenderla un po’ a ridere!
Questo però non significa che ci sia solo quella parte di me: più avanti arriveranno anche sfumature più introspettive e forse un po’ più mature… che, spero, riusciranno a stupire chi mi ascolta.
Con “GOSSIP”, BELS firma un piccolo manifesto della leggerezza consapevole: un modo di stare al mondo in cui ironia e verità convivono, e la musica diventa un luogo in cui riconoscersi.
Una canzone nata tra chiacchiere e risate, ma destinata a restare — proprio come quei momenti che sembrano passeggeri e invece lasciano il segno.


