Black Karma: l'amore ingannevole diventa pop-trap con Rossella Essence e Fluid Vyola
INTERVISTENUOVI TALENTI
Gabriele Lobascio
6/17/20252 min read


Dopo il suo esordio, Mattia torna con un secondo singolo che anticipa il suo album di debutto: Black Karma, in uscita venerdì 20 giugno. Il brano è prodotto da Rossella Essence e vede la collaborazione di Fluid Vyola, che porta nel mondo pop di Mattia una ventata di suoni trap e vibrazioni urban.
La canzone è nata al Penthouse, lo studio di Vegas Jones (fratello di Vyola), e racconta una storia d’amore intensa ma ingannevole.
“Tutti abbiamo avuto una storia che ci ha fatto credere di aver trovato l’amore vero, per poi scoprire che era solo un’illusione. È successo anche a me, e ho voluto raccontarlo con sincerità. Rossella e Vyola sono stati i miei angeli custodi in questo percorso”, racconta Mattia.
Abbiamo chiacchierato con lui e con Fluid Vyola per scoprire com’è nato il brano, com’è stato lavorare insieme e quali emozioni si nascondono dietro le sonorità di Black Karma.
1. Come ti sei sentito nel vedere “Black Karma” prendere forma grazie alla produzione di Rossella Essence e al tocco unico di Fluid Vyola?
Mattia: Ros ha capito come sempre perfettamente la mia idea, e l’ha trasformata in realtà.
Vyola è diventato subito un amico prima che un collega di lavoro, ha saputo ascoltarmi e capirmi.
2. Quali vibes e suoni trap di Vyola hai voluto fondere con il tuo mondo pop per rendere “Black Karma” così irresistibile?
Mattia: Ho voluto unire bassi potenti, hi-hat sincopati e melodie pop–catchy per creare un contrasto dinamico che resti impresso all’ascolto.
3. Raccontaci un aneddoto dalla session al Penthouse di Vegas Jones: com’è stato lavorare in quello studio e in che modo ha influenzato la traccia?
Mattia: Ho sempre amato fare Pop e ascoltare Pop, ma agli inizi mi proponevano demo troppo basic: volevo un mio stile riconoscibile. Affacciarmi al mondo urban e rap è stata una svolta: al Penthouse passano i più grandi, e registrare lì è di per sé un grande onore e un’occasione unica. Rossella mi ha dato carattere e ha saputo cucire sulla mia voce un pop contaminato che mi ha sicuramente reso riconoscibile. Le sono davvero grato.
4. Il titolo “Black Karma” evoca un amore ingannevole: come hanno agito da “angeli custodi” Rossella e Vyola nel trasformare la tua storia personale in musica?
Mattia: Ho raccontato loro in sessione di scrittura di una storia d’amore travagliata, “tutto fumo e niente sostanza” che mi ha fatto soffrire. Ora che ho trovato la mia pace interiore, ho voluto mettere un punto al passato: Rossella e Vyola mi hanno aiutato a farlo anche nel testo.
5. Vyola, cosa ti ha spinto a collaborare con Mattia? Cosa ti piace del suo mondo e di come intende la musica?
Fluid Vyola: È stato tutto molto fluido: da un incontro casuale in studio ci siamo colpiti subito a vicenda. Amo la sua profondità d’anima e la sua dolcezza. Abbiamo unito due mondi diversi, musicali e non solo, in un unico universo.