“Doppio Fine” di Lauryyn: tra essere e apparire, la leggerezza di raccontare l’introspezione

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4/24/20251 min read

Con il suo nuovo singolo “Doppio Fine”, Lauryyn esplora il paradosso tra la propria essenza e le aspettative altrui. In questa intervista scandagliamo come la cantautrice trasforma la confusione emotiva in ironia, introspezione e un equilibrio fra spontaneità e controllo.

1. “‘Doppio Fine’ racconta la confusione tra essere e apparire. Hai mai sentito che la tua essenza venisse fraintesa anche nel tuo percorso musicale? Quanto ti ha influenzato questo tema nella scrittura del pezzo?”

Personalmente non è un tema a cui do molto peso perché il mio modo di comunicare/scrivere nella musica non è sempre così diretto, dunque il fraintendimento ci può essere, ma ne sono consapevole.

2. “Nel brano c’è ironia, ma anche consapevolezza. Quanto è importante per te usare la musica per ‘sdrammatizzare’ emozioni complesse e renderle più accessibili a chi ascolta?”

In ‘Doppio Fine’ mi piaceva l’idea di parlare di un tema complesso con leggerezza. A volte sì, sdrammatizzare aiuta a riflettere su qualcosa senza farsene assorbire o comunque senza troppa negatività.

3. “Il tuo stile è un equilibrio tra urban e nu soul, ma c’è sempre una forte componente emotiva. Scrivere per te è più uno spazio di cura o un modo per trovare nuove domande?”

Direi entrambe: a volte sviscerare un’emozione porta ad altre domande o altri punti di vista. A volte invece ho solo il bisogno di abbandonarmi all’incomprensione dei processi emotivi. Se nel primo EP cercavo delle soluzioni, nel nuovo disco emerge un’introspezione più descrittiva, dove il mistero dei punti deboli acquista fascino.

4. “Nel videoclip e nei tuoi testi emerge spesso la tensione tra spontaneità e controllo. Quanto spazio ti concedi per ‘sbagliare’ quando scrivi o registri?”

Sì, mi sento molto rispecchiata in questo limbo. Direi che sbagliare è fondamentale: ho paura dell’errore ma nell’atto creativo è indispensabile. Uso la spontaneità per aprirmi tutte le strade possibili (quindi anche quelle sbagliate), il controllo invece per scegliere quella giusta.