
Elodie apre il suo 2025 live a Roma: show monumentale tra femminilità, identità e pura energia
CONCERTI & LIVE
11/20/20251 min read


Roma ha inaugurato ieri l’“Elodie Show 2025” con un debutto che ha trasformato il Palazzo dello Sport in un vero tempio pop. Un ritorno attesissimo, costruito come uno spettacolo totale: musica, visual, moda, narrazione e un messaggio identitario che ha attraversato tutta la serata.
L’artista ha messo in scena un live diviso in quattro atti – Audace, Galattica, Erotica, Magnetica – ognuno introdotto da un monologo in voice-over, quasi piccoli capitoli di una stessa storia: quella del femminile nelle sue mille forme.
Il pubblico ha accolto Elodie con un entusiasmo da stadio, ricambiato dall’artista con un saluto che ha fatto vibrare l’intero palazzetto:
«Roma, casa mia. Che bello guardarvi negli occhi da qui.»
Dalle prime ballad a Sanremo alle hit più recenti, Elodie ha attraversato tutta la sua evoluzione artistica:
Bagno a mezzanotte, Due, Ok. Respira, Pazza Musica, Andromeda, fino ai momenti più club come Black Nirvana.
Non sono mancati medley e omaggi dance, con citazioni a Donna Summer e alla golden era della disco.
Messaggio di libertà e inclusione
Uno dei momenti più emozionanti è arrivato con “Dimenticarsi alle 7”, quando Elodie ha condiviso il palco con un gruppo di drag queen in una celebrazione dell’identità e dell’amore senza etichette.
Al centro, lo slogan:
MEGA — Make Equality Great Again.
Un grido corale diventato subito il simbolo della serata.
Cambi d’abito spettacolari, coreografie serrate, led-wall imponenti, acqua in scena e una band compatta: ogni elemento ha amplificato il racconto visivo.
Elodie si è confermata icona estetica oltre che vocale, muovendosi con naturalezza tra sensualità e potenza.
Lo show tornerà sullo stesso palco il 20 novembre e il 6 dicembre, con repliche già molto richieste.
Se ieri Roma ha assistito a un ritorno, oggi è chiaro che questo live segna una definitiva consacrazione: Elodie non è più solo una popstar, ma una performer completa, capace di raccontare un immaginario contemporaneo e inclusivo.


