
G – Giorgia, il disco della rinascita essenziale
ANALISI & RECENSIONI
Milena Iuliano
11/16/20255 min read


È uscito lo scorso venerdì 7 novembre il nuovo album di Giorgia, un lavoro inedito che fonde insieme, in un equilibrio perfetto, il bisogno di cambiare e la necessità di rimanere fedele a se stessa e alla sua musica. Si tratta di un album che arriva in un momento particolare, è una produzione che segna una svolta e al tempo stesso un ritorno all'essenzialità della sua anima artistica. Il titolo stesso, G, anticipa proprio questo: la voglia di essere semplicemente Giorgia, il desiderio di mostrarsi per ciò che è nel profondo.
Sono 12 le tracce che lo compongono e ognuna di esse rappresenta un mondo carico di emotività che viene fuori attraverso parole mai scelte per caso, stili variegati e ritmi travolgenti che colpiscono ed emozionano. Non è stato semplice realizzare un album a 31 anni di distanza dall'inizio della sua carriera. Tanto tempo è trascorso dal suo straordinario esordio del 1994 e la cantautrice non può far a meno di constatare che la musica è cambiata, ci sono ormai delle trasformazioni che bisogna cogliere e seguire.
Questa consapevolezza spiega il motivo per cui il suo nuovo album sia stato progettato anche con la collaborazione di artisti giovani, perché è giusto lasciarsi andare alle innovazioni e unirle alla propria autenticità.
Una fonte di ispirazione è per lei X Factor. Da ben 2 anni è, infatti, al timone di questa grandissima macchina dei sogni che ha al suo centro giovani talenti. Guardare ragazzi carichi di passione e aspettative, conoscerli e presentarli al pubblico, le permette di nutrirsi di nuova energia e di acquisire sempre nuove preziose prospettive.
Con G è ritornata a lavorare in studio a contatto con altri professionisti, dopo un lungo periodo in cui ha creduto che fosse pù giusto fare tutto da sola. Non a caso, delle grandissime firme d'autore sono associate a questa produzione. È un lavoro che nasce, quindi, da stimoli originali e da un rinnovato desiderio di fare della musica la base da cui poter ogni volta ripartire e riscoprirsi senza mai, però, mettere da parte la propria personale unicità.
Il duetto con Blanco, che è stato inserito a sorpresa nell'album, sottolinea proprio questa esigenza: consentire alla musica di evolversi, superare confini e avvicinare realtà apparentemente lontane. La versione già conosciuta di "La cura per me", il brano con cui Giorgia si è classificata sesta alla scorsa edizione di Sanremo e scritta proprio da Blanco, ha ottenuto nel corso dei mesi un notevole successo. Ha dimostrato alla cantautrice quanto l'affetto del pubblico sia sempre in crescita. Per la sua esperienza sanremese la canzone era stata adattata al suo stile, alla sua capacità di prendere un brano e farlo suo. Stavolta, invece, attraverso questo inaspettato feat., il significato che ne viene fuori è diverso, ma altrettanto sorprendente. È la bellezza del risultato della loro collaborazione che travolge. L'interpretazione intima e sentita di Blanco mista alla potenza vocale di Giorgia stupisce e dona una profondità ancor più suggestiva ad un pezzo già incredibilmente apprezzato dagli ascoltatori. L'album presenta un effetto di perfetta ciclicità: la prima traccia è "La cura per me" nella sua versione originale e all'ultimo posto c'è, invece, il nuovo duetto della medesima canzone.
“La cura per me”
“Golpe”
“Tra le lune e le dune”
“Carillon”
“Corpi celesti”
“Paradossale”
“Rifare tutto”
“Sabbie mobili”
“L’unica”
“Odio corrisposto”
“Niente di male”
“La cura per me” ft. Blanco
A seguire il primo brano c'è “Golpe”, un pezzo uscito come singolo lo scorso 19 settembre e che ha confermato la sua naturale capacità di comunicare anche le sensazioni più difficili da esprimere. Il testo racconta di un amore vissuto con estrema intensità. Le parole che si susseguono all'interno del brano parlano di quanto sia complicato riuscire a comprendere l'altro e di quanto, però, sia inevitabile continuare a farlo, spingendosi anche verso ciò che sembra impossibile. È un viaggio attraverso sentimenti opposti che contrappongono chi ancora prova qualcosa di forte e chi, invece, in sé non ha più alcun segno di quelle emozioni ormai passate. È una ballad profondamente tesa tra vive sensazioni e sentimenti ormai consumati che termina con una liberazione finale, quella di chi, una volta compreso che tutto è davvero finito, si distacca finalmente da ciò che fa più male.
Anche "L'unica", canzone pubblicata lo scorso 20 giugno, fa parte del nuovo album e gli conferisce un volto fresco. Il pezzo ha al suo centro la narrazione della fine di una relazione d'amore estiva, è il racconto di un rapporto passionale che finisce. È caratterizzato da un tocco musicale leggero ed estivo che invita a ballare chi l'ascolta. Il testo tratta l'argomento centrale con ironia e parla di quanto sia bello ritrovare se stessi, dedicandosi poi un amore unico.
Fa parte di questo nuovo album anche "Niente di male", una canzone già molto nota al suo pubblico e uscita il 18 ottobre 2024. Al pari dei pezzi già citati, anche questo brano porta con sé un contenuto che esprime una grande forza interiore. Affronta una tematica importante, la difficoltà di lasciar andare e la necessità di farlo quando diventa inevitabile liberarsi da ciò che più pesa. È essenziale apprezzare la leggerezza che appartiene ai momenti in cui si accetta anche la sofferenza per poi sentirsi forti nella propria essenza.
Giorgia rimane in tema d'amore con "Corpi celesti", un pezzo inedito particolarmente toccante. Qui le parole non descrivono un amore giunto al capolinea, perché è stata la sua storia con il compagno di vita Emanuel Lo ad ispirarla. È il racconto di sentimenti che donano meraviglia alla vita stessa, è la dolce descrizione di un legame destinato a resistere, l'intensa rappresentazione di un universo in cui l'amore è capace di trasformare chi lo prova in corpi celesti.
Tra i nuovi brani ha un grandissimo valore "Carillon", una canzone dal significato profondo e sinceramente concreto. È un brano che ha per protagonista proprio lei, non l'artista di oggi, ma la Giorgia ragazzina, quella che si chiudeva nella sua stanza tra fragilità e insicurezze. È la descrizione del mondo di una sé lontana che ancora non poteva immaginare tutti i risultati che un giorno avrebbe raggiunto. Allora era inconsapevole di quanto quella chiusura si sarebbe trasformata in aperta condivisione con il suo pubblico. Adesso guarda a ciò che era, parla alla sé che in fondo ancora porta dentro.
Brani come: "Le lune e le dune", "Paradossale", "Rifare tutto", "Sabbie mobili" e "Odio corrisposto" sono legati da un filo invisibile che li tiene strettamente uniti da un punto di vista contenutistico ed emotivo. Storie di amori tormentati, cuori feriti, addii, ritorni, silenzi ed esplosioni di intense emozioni. Non mancano le contraddizioni che più regolano i rapporti umani, gli squilibri che inevitabilmente si creano in essi, i grandi paradossi dei sentimenti e il loro immenso potere. In ogni pezzo è forte la voglia di ricominciare, ricostruire la propria realtà al di là della fatica, dare nuova vita a ciò che ormai non è più come prima. Testi carichi di sentimenti sono accompagnati damusiche colorate da sfumature mai uguali. La dinamicità dell'intera produzione non lascia alcuno spazio alla staticità o alla noia. Tocchi di vivacità ed energia si alternano, infatti, a ritmi più lenti e sentiti.
G è un album nato da un'esigenza intima e profonda: scoprirsi per scoprire, cantare per vivere.


