
GIADA: la nuova voce R’n’B che torna alle origini con “Ridi di Me”
NUOVI TALENTINEWS
Gabriele Lobascio
9/25/20252 min read


Giada Luppi, in arte GIADA, è una giovane cantautrice bolognese che ha fatto della musica la sua scelta di vita, dopo anni di successi nel pattinaggio artistico. Inizia a scrivere al pianoforte all’età di undici anni e da allora coltiva un percorso creativo che unisce l’amore per il pop contemporaneo alla devozione per l’R’n’B, il genere che più la rappresenta.
Il suo debutto discografico arriva con tre singoli che ne rivelano subito l’identità artistica: “Principe” (prod. Zenit), “Gola” e “Infame” (prod. Doc Mool). Canzoni dirette, crude, che lei stessa definisce frutto di una “scrittura fuori dai denti”. Ma il cassetto di GIADA custodisce molto di più: oltre quaranta brani già scritti, pronti a prendere vita.
Parallelamente all’attività in studio, nel 2022 nasce il progetto live “Giada and Band”, con cui l’artista inizia a calcare i palchi del circuito bolognese alternando cover R’n’B e brani inediti.
Ora GIADA torna con un singolo che segna un momento fondamentale: “Ridi di Me” (prod. Zenit), in uscita il 26 settembre 2025 su tutte le piattaforme.
Un brano che ha atteso il suo tempo
“È un brano che mi ha mangiata per una vita – racconta GIADA – e che oggi mi sento finalmente pronta a far uscire. Forse non era mai il momento giusto, dovevo lasciare sedimentare quel dolore e guarire. Oggi non mi fa più male, è diventato un “ricordo che suona”.”
Scritta interamente da lei, la canzone è in realtà la prima ballad mai arrangiata e prodotta della sua carriera, rimasta inedita per anni come un vino che matura in silenzio.
Il sound di “Ridi di Me”
Il brano è una ballad intensa e cupa, dal carattere nostalgico e viscerale. L’arrangiamento richiama l’immagine di una notte di pioggia: violini che cadono come lame, un pianoforte ipnotico e una voce che oscilla tra fragilità e rabbia.
Il testo affronta la disillusione di una relazione tossica, una presa in giro mascherata da amore, segnata da bugie e illusioni. Le immagini delle carte di una cartomante diventano simbolo di un destino già scritto, che nessuna predizione può cambiare.
Nel ritornello esplode la consapevolezza dell’inganno: ciò che sembrava una certezza si rivela un’illusione, bevuta “a sorsi” nonostante bruci sulle labbra.
Una confessione senza filtri
“Ridi di Me” è il racconto della tensione tra testa e cuore, tra lucidità e dipendenza affettiva. Una ballad che ferisce e consola allo stesso tempo, capace di immergere l’ascoltatore in una pioggia di malinconia e verità scomode.
Con questo nuovo singolo, GIADA non solo apre un nuovo capitolo della sua carriera, ma restituisce al pubblico il suo vero “primo inizio”: una canzone che oggi, dopo anni, trova finalmente la luce.