Gioia Lucia con Flusso: "la musica come sfogo, ma non l’unica risposta"

NUOVI TALENTI

3/10/20252 min read

La musica ha il potere di dare forma alle emozioni, di trasformarle in parole e suoni che diventano un rifugio, ma anche un ponte per connettersi con gli altri. Flusso nasce proprio da questa esigenza: raccontare e condividere sentimenti attraverso la musica, in un equilibrio tra introspezione e apertura al mondo.

In questa intervista, scopriamo come il processo creativo di Gioia Lucia sia una continua ricerca tra espressione personale e condivisione, tra la solitudine della scrittura e la forza collettiva del suonare insieme. Tra cantautorato e influenze moderne, il suo percorso è fatto di autenticità e libertà espressiva. Ma quali sono i sogni futuri? E quale ruolo gioca la musica nel trovare il proprio posto nel mondo? Scopriamolo insieme.

Flusso nasce da una riflessione su come la musica aiuti a processare le emozioni, un concetto che suona quasi terapeutico. C’è un momento preciso in cui hai capito che scrivere canzoni era il tuo modo di stare al mondo?

Un momento preciso non lo ricordo, forse direi che è stata più una realizzazione lenta ma intensa del grande strumento che avevo tra le mani. Ho sempre usato la musica come sfogo in momenti in cui i sentimenti si facevano troppo grandi per riuscire a gestirli. Scrivere mi aiuta a processare le cose che mi accadono e quando concludo un pezzo mi sento veramente alleggerita. Però, d’altro canto, con il tempo e con la terapia, ho capito che rintanarsi in una canzone non è sempre la soluzione giusta per riuscire a trovare un equilibrio emotivo e sano con se stessi e con le persone a cui vogliamo bene. Imparare a esprimere i propri sentimenti, anche al di là della musica, è fondamentale.

Il brano parla di vicinanza e condivisione, e nel ritornello coinvolgi anche amici non cantanti, rendendo il tutto ancora più corale. Quanto conta per te l’aspetto collettivo nella musica, sia in fase creativa che dal vivo?

È importantissimo! Devo ammettere che sono un po’ uno spirito solitario per quanto riguarda la scrittura, ancora sono molto legata alla cameretta e alla mia solitudine quando si tratta di buttare giù un testo. Invece per la fase musicale la condivisione è fondamentale. Io ho la fortuna di poter collaborare con musicisti bravissimi e da loro ho davvero tanto da imparare. Poi quando suoniamo i brani in live e il pubblico li canta insieme a noi, posso davvero dire di aver raggiunto un traguardo gigante.

Il tuo percorso è fatto di autenticità e libertà espressiva, tra cantautorato e sonorità moderne. Guardando avanti, c’è un artista con cui sogni di collaborare per spingere ancora più in là la tua ricerca musicale?

Ce ne sono davvero tanti. Se penso alle nuove canzoni a cui sto lavorando e alla forma che sta prendendo il mio progetto, direi che mi piacerebbe tanto lavorare con Anna Castiglia o con Marco Castello, per il sound, le influenze e il loro modo di scrivere.

Instagram: @gioialucia__