Il cantautore Blu si racconta: tra introspezione e universalità nel nuovo singolo "A Luci Rosse"

INTERVISTENUOVI TALENTI

1/17/20252 min read

1. "A Luci Rosse" dipinge un quadro molto intimo di tormento e sensi di colpa. Quanto c'è di autobiografico in questo brano, e quanto è stato difficile trasformare emozioni così personali in musica?"

Il pezzo non è propriamente autobiografico, nel senso che la storia non è la narrazione di un'esperienza vissuta, almeno non nella sua interezza. Ho scritto questo pezzo appena finite le vacanze estive e ho provato a rielaborare i diversi stati emotivi connessi a quel periodo, associandoli alle esperienze dell'estate appena trascorsa. Mi sono trovato a parlare di temi piuttosto personali, il che, a volte, è tanto difficile quanto necessario. Penso che usare la musica come valvola di sfogo aiuti a fotografare i propri pensieri, a capirli meglio, per poi, riascoltando la canzone a distanza di tempo, ritrovarsi a tornare virtualmente indietro a quel periodo con una consapevolezza diversa e con uno sguardo più maturo.

2 "Il tema delle paranoie e dei dubbi irrazionali è centrale nella canzone. Quando scrivi, come riesci a bilanciare il racconto del tuo mondo interiore con l'obiettivo di far arrivare un messaggio universale al pubblico?"

Per raccontare con efficacia comunicativa il mio mondo interiore penso non sia sufficiente una narrazione, per quanto dettagliata, dei semplici eventi che mi hanno portato ad un determinato stato d’animo. Con questo intendo dire che sono consapevole del fatto che è necessario far dialogare la mia visione del mondo con delle immagini evocative a cui il pubblico attribuisce con maggiore immediatezza un significato, facendomi aiutare da alcuni immaginari collettivi per far passare il mio messaggio. Resto comunque cosciente di non avere l’esperienza necessaria per impartire un insegnamento attraverso una mia canzone, cerco quindi non tanto l'universalità del messaggio, quanto una consolazione e una compagnia nel far sentire compreso qualcuno che ha provato le mie stesse emozioni e che ha pensato, anche per un solo momento, di essere solo o sbagliato per questo.

3. Se potessi parlare direttamente al protagonista del brano, cosa gli diresti per aiutarlo a uscire da quel circolo vizioso di sensi di colpa e paranoie?"

Come dicevo prima riguardo al ritornare virtualmente, attraverso le canzoni, ai momenti in cui le ho scritte, oggi posso andare indietro e sedermi accanto a quel Blu che stava vivendo la storia di “A luci rosse” con una maturità diversa e nuove consapevolezze. Il consiglio che gli darei è quello di provare ogni tanto a chiudere gli occhi e a farsi trasportare dalla corrente senza provare a controllarla, perché non sempre questa vuole farci annegare, e forse, solo chiudendo gli occhi e smettendo di preoccuparci di dove ci voglia portare, vedremo cose che altrimenti ci saremmo persi.