Intervista a Sofie: tra istinto, razionalità e la "Crisi dell’Io"

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2/6/20251 min read

Nel brano descrivi quel conflitto tra istinto e razionalità, tra ciò che sentiamo e ciò che sappiamo. Credi che seguire l’istinto sia sempre la scelta giusta, o a volte è solo un’illusione di libertà?

No, non è sempre la scelta giusta, ma alcune volte abbiamo bisogno di seguirlo. Abbiamo bisogno di rifugiarci in quell’illusione di libertà.

La "crisi dell’Io" è qualcosa che tutti attraversiamo in momenti diversi della vita. Qual è stato per te il punto di svolta che ti ha portato a trasformare questa sensazione in musica?

Sono sempre stata in costante equilibrio. L’istinto ha spezzato quell’equilibrio mentre cercavo dentro di me sfumature nuove, che neanche io conoscevo prima di allora. Così è nata Crisi dell’Io.

Nel testo emerge una tensione tra il desiderio di azione e il blocco interiore. Pensi che la musica possa essere una via di fuga o piuttosto uno specchio che amplifica le nostre contraddizioni?

Assolutamente uno specchio, almeno la mia lo è!

Se Crisi dell’Io fosse un dialogo tra due parti di te, quali sarebbero le loro voci e cosa si direbbero?

Direbbero proprio questo:

“Ma se mi lascio andare e poi mi faccio male?”
“E se non ti lasci andare e ti perdi qualcosa di veramente bello?”

Chi è Sofie?

Sono Sofie. Nata e cresciuta con la musica, mi hanno sempre detto che ho iniziato a cantare ancor prima di parlare. Nelle mie canzoni scrivo nero su bianco le parti più intime di me.

Sono una cantautrice pop con influenze R&B, e le mie canzoni sono il rifugio delle mie mille sfumature. La musica è sempre stata il mio linguaggio più naturale, il modo più sincero per esprimermi.