
"Le mille sfumature di 'Come fanno i grandi': ALE racconta il suo viaggio musicale e personale"
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3/3/20252 min read


"Come fanno i grandi" è il debutto che segna un nuovo capitolo per ALE, giovane e poliedrica artista che esplora senza paura vari generi musicali, dall'urban al pop, passando per afrobeats e dancehall. Con questo progetto discografico, ALE svela le sue molteplici sfaccettature e l’evoluzione della sua identità artistica. Il disco è il frutto di un percorso che si è sviluppato nell’arco di tre anni, segnato dalla sua crescita personale e dal desiderio di tornare alla sua vera passione: la musica. Ogni traccia racconta un frammento della sua vita, un viaggio intimo che spazia tra riflessioni sullo stato dell'amore, sulle sfide interpersonali e sul tentativo di ricominciare, facendo sì che il pubblico possa riconoscersi in queste storie di vita, legami e crescita.
"Come fanno i grandi" è un titolo che richiama un senso di crescita e maturità. Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nel tuo percorso artistico per arrivare a questo debutto?
Sicuramente la sfida più importante del mio percorso artistico è stata con me stessa, perché prima di iniziare con la stesura di questo EP mi sono chiesta per l’ultima volta se fosse davvero questo che voglio fare nella vita e la risposta l’ho ottenuta semplicemente lavorando, venendo in studio, crescendo e capendo che l’unica cosa che mi dà pace realmente è la musica. Negli ultimi 2 anni avevo perso un po’ il focus, ma sicuramente l’ho ritrovato con il lavoro e tanta voglia di fare.
Il tuo EP è un viaggio tra suoni diversi, dall’urban al pop, fino alla dancehall. C’è un genere o un’influenza musicale che hai scoperto di amare proprio durante la lavorazione del disco?
Col tempo ho capito che il genere che mi piace e diverte di più è l’urban. A me piace partire da quelle sonorità e creare, vorrei addirittura che tutto diventasse urban. Anche un beat afro deve prendere quella direzione lì, quindi vorrei che fosse un po’ il mio marchio di fabbrica e vorrei affermarmi proprio con questo genere qua. Diciamo che l’EP ha delle sonorità urban-pop, ma quello è il genere che mi piacerebbe sperimentare di più.
Nel brano "Senz’ e te" con i Voga affronti il tema delle relazioni che finiscono e del timore di ricominciare. Quanto di personale c’è in questa canzone e come è nata la collaborazione con loro?
La collaborazione con i Voga è nata con un semplice scambio epistolare. Ci siamo sentiti su Instagram, abbiamo deciso di andare in studio insieme e si è creata fin da subito una sinergia veramente rara. Io li ringrazio per questa collaborazione perché per me non è un feat, il brano è mio quanto il loro ed è assolutamente autobiografico da parte di entrambi. Ciò che riassume bene il brano è la frase “perché io da quella sera non ho fatto più l’amore senza di te” perché trasmette il mood e quell’incertezza post rottura. Sono davvero contenta del risultato, so che anche i ragazzi lo sono e spero che piaccia anche al pubblico.
Napoli è una presenza forte nella tua musica, sia nei suoni che nelle storie che racconti. Quanto ha influito la tua città sulla tua scrittura e sul modo in cui vivi la musica?
Io mi ispiro tantissimo alla tradizione napoletana e cerco di portare avanti questa storia musicale, infatti abbiamo preso dei sample da brani della tradizione antica napoletana. Sono sicura che se non fossi di Napoli le cose suonerebbero diversamente, sarebbero proprio un altro sound, quindi Napoli è sicuramente centrale per la mia musica.