LUK3: da Amici al debutto discografico con “Diciotto”

INTERVISTE EMERGENTI

5/29/20252 min read

Abbiamo incontrato LUK3 nella sede di Warner Music Italy, a pochi giorni dall’uscita del suo primo EP Diciotto e dall’inizio dell’Instore Tour. Dopo l’esperienza ad Amici di Maria De Filippi, LUK3 si racconta in un momento di grande cambiamento, tra entusiasmo, paura e voglia di autenticità. Un’intervista sincera, che ci svela le emozioni di un artista che vuole crescere senza perdere la propria identità.

Nel corso dell’intervista, LUK3 ci ha parlato:

  • della percezione di sé dopo Amici e dei pregiudizi social,

  • del suo primo EP Diciotto e del bisogno di raccontarsi senza filtri,

  • del rapporto con i fan e l’emozione dell’Instore Tour,

  • delle sue influenze musicali e dei sogni legati alle collaborazioni future.

Pensi che essere già “conosciuto” sui social prima di entrare ti abbia aiutato nel percorso all’interno della scuola?
Guarda, forse ti direi “al contrario”. Nonostante avessi un seguito — seppur contenuto — per certi versi ha generato dei pregiudizi. Spero, e credo, di essere riuscito con il tempo a smontarli un po’ alla volta.

Nel tuo nuovo EP ci sono canzoni più radiofoniche e altre più riflessive. Sei riuscito a dire tutto quello che volevi o ci sono aspetti rimasti più in disparte?
Per quello che ho vissuto fino ad ora, credo di essere stato molto trasparente e di aver parlato di tutto. Ovviamente ci sono ancora tanti aspetti che vorrei raccontare, ed è anche per questo che vado in studio tutti i giorni. Però, in generale, credo di essere riuscito — anche con “Canzoncine”, l’inedito presente nell’EP — a offrire una visione a 360° di me stesso e a trasformarla in musica.

Il 30 maggio esce il tuo primo EP, Diciotto, e partirai con un Instore Tour. Cosa possono aspettarsi i tuoi fan da questo progetto e dai prossimi incontri dal vivo?
Finalmente potrò guardare negli occhi le persone che mi seguono. È brutto vederle solo come un numero, perché sono tutto tranne che numeri. Sono persone che si rispecchiano nella mia musica, che mi supportano ogni giorno, e che ho proprio voglia di incontrare. Sono super entusiasta di vivere quest’esperienza e di incontrarne il più possibile. Mi aspetto tanta connessione con il pubblico e di vivere emozioni che mi porterò dietro per sempre.

Hai iniziato a scrivere molto presto. C’è stato qualche cantante in particolare che ti ha influenzato o che ascoltavi molto durante l’infanzia?
Principalmente, a influenzare la mia scrittura è la mia vita. Però un artista che mi ha ispirato molto, soprattutto a livello di sound, è sicuramente Justin Bieber.

Nella scuola non abbiamo avuto modo di sentirti in dei duetti, ma nei tuoi brani passati hai collaborato con altri artisti. Ti sarebbe piaciuto duettare con qualche compagno? E in futuro, con chi sogni di collaborare?
Sì, sarebbe stato bello poter fare un duetto, anche perché ne avevamo preparato uno con Cri, la mia compagna di squadra. Per il futuro, se devo dirti uno dei miei sogni, sicuramente Justin Bieber. In Italia, invece, ti direi Alfa: mi piace molto e sento una forte affinità con lui.

Nell’EP “Diciotto” ci sono dei brani usciti anche durante Amici. Quale pensi che ti rappresenti di più nel momento che stai vivendo?
In questo momento direi “Canzoncine”, che è anche il pezzo che ho scritto più recentemente. Parla proprio di questo periodo, delle paure che ho, perché è spiazzante cambiare vita così in fretta. Allo stesso tempo, sono anche molto gasato, quindi il brano rappresenta entrambe le facce di ciò che sto vivendo. Infatti, c’è anche un cambio di mood al suo interno, che rispecchia proprio questi due lati. La paura è espressa in modo chiaro: quella di restare per sempre “il ragazzino passato da lì che fa canzoncine”.

A cura di Alessia Conti