MATTIA presenta il suo primo album e ci sfida: “Non faccio pop. Faccio me stesso.”

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Gabriele Lobascio

11/10/20251 min read

C’è una generazione che non chiede più permesso per essere sé stessa.
E “2 DI ME”, l’album d’esordio di Mattia, ne è la voce più lucida e coraggiosa.
In uscita venerdì 14 novembre per 40 Saints Records, distribuito da ADA Music (Warner), il disco è un viaggio dentro le contraddizioni umane, le battaglie interiori, i desideri di chi sceglie di vivere senza filtri.

Un album manifesto, che intreccia pop, elettronica, urban e introspezione, raccontando con forza temi come pregiudizio, amore, fede e libertà.
Mattia si mette a nudo, oscillando tra vulnerabilità e ribellione, costruendo un racconto in cui le fragilità diventano forza e l’autenticità diventa atto per essere davvero umani.

“Sono scomodo a molti, lotto per la verità e la libertà sempre.
I pregiudizi sono il cancro della società.”

Attorno a lui, un team creativo d’eccezione: da Rossella Essence (producer di Villabanks e Beba) a Andy Van Pastor, fino a Fluid Vyola e Andrea Culpo, che hanno contribuito a dare forma a un suono intenso e internazionale.

L’immaginario visivo, firmato da Enrico Cencin e Lorenzo Meidi con lo styling di Luciana Bondioli, proietta Mattia in una dimensione artistica potente e riconoscibile, dove moda, danza e musica si fondono in un linguaggio unico.

“2 DI ME” non è solo un disco, ma una dichiarazione d’intenti: la volontà di essere veri, anche quando fa male, anche quando non conviene.