NANA X: “Accolgo il silenzio, perché fa parte di me. La mia musica nasce da ciò che non ho detto.”

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Gabriele Lobascio

11/19/20252 min read

C’è una soglia invisibile tra fragilità e creazione: è lì che si muove NANA X, artista dalla scrittura sensoriale e dalla voce che sembra respirare insieme ai pensieri che canta. Il suo nuovo brano, “NATURA (brucia le ferite)”, nasce da una fase di blocco, di silenzio e di ascolto profondo, trasformando la vulnerabilità in materia musicale. Tra classica, tango ed elettronica, il suo mondo sonoro non cerca una definizione: la abita, la espande, la rende umana.

In questa intervista NANA X racconta la sua visione, il rapporto con il silenzio, la presenza del corpo nella voce e il coraggio di accogliersi anche nelle incognite.

Intervista

1) Hai raccontato che questo brano nasce da un periodo di blocco, quasi di silenzio interiore.
Che rapporto hai oggi con quel silenzio? Ti spaventa ancora o è diventato parte della tua musica?

La realtà che ho vissuto (e che vivo) sembra sempre chiedere di essere costantemente performanti, ma sto imparando ad accogliere anche il silenzio interiore. Vorrei arrivasse a non spaventarmi più. È parte di me e, se mi ha portato qui, allora è parte anche del mio processo creativo.

2) In “NATURA (brucia le ferite)” la voce sembra quasi un’estensione fisica delle emozioni, un ponte tra la mente e la pelle.
Quando canti, quanto corpo c’è nel tuo modo di raccontare?

Credo ci sia tantissimo “corpo” e allo stesso tempo pochissimo. È difficile da spiegare: quando canto, sento che il corpo si abbandona completamente alla voce e alle emozioni. Non penso più a come appaio, alle espressioni strane che potrei fare. Ho imparato a lasciarmi andare, perché questo è il mio modo di intendere la musica.

3) Hai detto: “sono piena di incognite e sto imparando ad accoglierle”.
Cosa significa per te accogliere oggi — come donna, come artista e come persona in cammino?

Credo significhi non combatterle per forza, ma farle diventare parte di me. Paure, imperfezioni, quel senso di non sentirsi mai abbastanza, tutto ciò che restava nascosto ma che alla fine mi appartiene.

4) Debutti con un progetto forte, che mescola classica, tango ed elettronica.
Che spazio sogni per NANA X nella scena indipendente italiana? E cosa speri che il pubblico senta davvero ascoltando “NATURA”?

Prima di tutto, grazie per queste parole. Un sogno grande è suonare live: è la mia linfa vitale. Cantare, suonare, condividere il palco e le mie canzoni con una band e con le persone è un’emozione bellissima per me. Ho già iniziato a farlo, con musicistə spettacolari e ora non voglio più smettere.
Quanto a ciò che spero arrivi… credo che le canzoni scaturiscano sempre qualcosa. La mia speranza è che chi ascolta possa sentire qualcosa di vero, che possa emozionarsi anche solo per un istante. Il resto sarà bellissimo scoprirlo insieme.