PRIMA DANZA: IL VIAGGIO SONORO DI AGENDA DEI BUONI PROPOSITI

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4/11/20252 min read

L'11 aprile segna l'uscita di Prima Danza, il nuovo album di Agenda dei Buoni Propositi, un progetto che si muove tra sperimentazione sonora e narrazione emotiva. Con un linguaggio musicale che destruttura e ricompone il suono, l'artista affronta il caos interiore trasformandolo in un percorso di ricerca ed espressione. Ispirato alla storia di Ellen West, Prima Danza si sviluppa attraverso brani che esplorano la ripetizione come strumento di significato e il non-detto come chiave per un viaggio introspettivo. Abbiamo parlato con Agenda dei Buoni Propositi per scoprire di più sulla genesi dell'album e sul suo processo creativo.

La ripetizione e la destrutturazione del suono sono elementi centrali nel tuo album. Credi che questo processo rifletta un meccanismo interiore, un modo per dare forma al caos mentale che racconti?

"La scelta della ripetizione è stata estremamente naturale. Non mi sento ancora in grado di raccontare una storia con uno stile cantautorale classico, pieno di parole o metafore. La ripetizione permette di assorbire pienamente il significato di una frase, mentre le melodie cambiano costantemente. In alcuni brani, come Unica a ballare, ho utilizzato l'elettronica per rappresentare la paura di esprimere un concetto, mentre in Biografia la mancanza di coraggio nel dire qualcosa si traduce nel cancellarlo tramite effetti sonori e manipolazioni digitali."

Prima Danza è un viaggio sonoro che prende ispirazione dalla storia di Ellen West. Quanto ti sei riconosciuto nel suo vissuto e in che modo hai trasformato il suo dolore in un racconto musicale personale?

"Ho scoperto la storia di Ellen West nel 2021, e leggendo il libro che la racconta mi è sembrato di dialogare con qualcuno che conoscevo da sempre. Il suo percorso è raccontato sia da un punto di vista clinico che biografico, e questo mi ha permesso di costruire l’album come un mosaico delle sue esperienze. Ogni brano segna un momento chiave della sua storia: 4 maggio è un’immersione nei rumori e nel caos psicologico di un disturbo alimentare, Corpo (Prima Colazione) segna il primo incontro con il cibo della giornata, mentre Bagar è un brano che riflette sulla battaglia interiore, composto solo per chitarra e archi. Il titolo dell'album può essere letto in due modi: come l'inizio di qualcosa, una prima danza, o come un monito alla Beckett, ‘prima danza, poi pensa’."

L’album si chiude con Biografia, un brano che lascia l’ascoltatore sospeso tra disorientamento e consapevolezza. È questa la sensazione che volevi trasmettere? Che ruolo ha il non-detto nella tua musica?

"Biografia è il brano a cui tengo di più. Inizia con un’introduzione piena di rumori, piatti stridenti, percussioni, tutto manipolato con il Roland per ottenere lo Scatter, un effetto sonoro che amo particolarmente. Poi, il brano si trasforma: rimangono solo voce e chitarra, ed è lì che cambio prospettiva, passando dalla terza alla prima persona. È il pezzo più intimo dell’album, un dialogo tra me ed Ellen West, dove il non-detto scompare. Se nel resto del disco la ripetizione crea forza e al tempo stesso limita il discorso, in Biografia ho voluto essere il più esplicito possibile. È stato un modo per mettere a nudo la mia storia, senza sintetizzatori o filtri, solo con parole e suoni essenziali."

Un album da ascoltare con mente aperta

Prima Danza è un'esperienza sonora che attraversa il dolore, la trasformazione e l'introspezione con una forza espressiva unica. Agenda dei Buoni Propositi ci regala un'opera che va oltre la semplice fruizione musicale, un viaggio in cui il suono diventa strumento di esplorazione emotiva. L'album sarà disponibile dall'11 aprile su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico, pronto per essere scoperto e vissuto in ogni sua sfumatura.