
Solitudine e cambiamento: il cuore pulsante di "Case Immobili" di Scaramuzza
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1/21/20253 min read
Esistono momenti nella vita in cui le relazioni sembrano fermarsi, come case immobili, bloccate nella loro solitudine. Sono attimi di fragilità e consapevolezza che ci mettono di fronte a una scelta: restare immobili o trasformarci. "Case Immobili", il nuovo brano di Scaramuzza, esplora proprio questi temi con una profondità che tocca corde universali.
Nato durante un ritiro creativo in montagna, il pezzo è il frutto di un lavoro collettivo che ha permesso all’artista di entrare in contatto con le proprie emozioni più intime. Il silenzio della natura, l’assenza del caos cittadino e il confronto con i propri collaboratori hanno dato vita a una canzone che è molto più di un semplice brano: è un viaggio interiore.


Abbiamo parlato con l’artista per scoprire come questo percorso si inserisca nel suo personale "viaggio dell’eroe", quel processo di crescita che ognuno di noi vive affrontando i propri ostacoli. Tra simboli potenti, come le case immobili, e momenti di riflessione sulla solitudine e l’accettazione, l’intervista si è trasformata in un racconto intimo e ispirante.
Ecco cosa ci ha raccontato.
"Case Immobili" esplora il tema delle relazioni che vacillano e si trasformano. Se dovessi considerare il brano come una tappa di un viaggio interiore, quale parte del 'viaggio dell'eroe' pensi rappresenti meglio questo momento di fragilità e accettazione? E come hai vissuto tu questo processo emotivo nella tua crescita artistica?
Se dovessi considerare il brano come una tappa del viaggio interiore penso potrebbe essere l’avvicinamento all’ostacolo più grande poiché a volte rendersi conto di come stanno le cose e cercare di avere consapevolezza mantenendo un equilibrio può essere molto difficile.
Ho vissuto il processo emotivo in questione come un evento inevitabile e opportunità di crescita personale, sicuramente è stato molto faticoso e complesso ma penso di aver imparato molto riguardo il mio modo di funzionare a livello relazionale e quindi per me è stato anche un viaggio di riscoperta personale.
Nel brano, le "case immobili" sono un simbolo potente di relazioni che restano ferme nella loro solitudine. Se dovessi vedere la solitudine come una fase del viaggio dell'eroe, come descriveresti il momento in cui un eroe si ritira nel suo 'rifugio' per affrontare la propria vulnerabilità e trasformarsi?
Si, le case immobili in questo brano sono il simbolo di relazione e solitudine. Mi immagino il rifugio dell’eroe come una stanza vuota con la luce dolce che prende intensità con il tempo, ci si ritrova così ad osservarsi e prendersi cura di se stessi senza fretta ma con estrema presenza. La solitudine la identifiico come l’incontro con il mentore!
"Case Immobili" è frutto di un lavoro collettivo nato durante un ritiro creativo in montagna, un vero e proprio 'sequestro' dal mondo esterno. In che modo questo ambiente isolato ha influenzato sia la composizione del brano che il tema del cambiamento che racconta? Ti ha fatto riflettere su qualche parte del tuo viaggio personale?
Si, per me le residenze artistiche sono molto importanti e le ritengo necessarie per riuscire ad entrare in contatto con me stesso in maniera molto profonda. Anche incontrare la natura e cambiare visione è un momento molto importante dove il tempo si ferma, i suoni della città non ci sono e quindi dal silenzio riesco ad immaginarmi i suoni con molta più facilità.
Trovo bellissimo anche creare uno spazio artistico e una dimensione intima con i miei amici che lavorano al mio progetto, quando facciamo questi tipi di esperienze ne usciamo sempre rigenerati.
Il testo di "Case Immobili" esplora l'idea di accettare ciò che non possiamo cambiare e trasformare ciò che possiamo. Se dovessi trasporre questa filosofia in un momento cruciale del viaggio dell'eroe, quale sarebbe secondo te il passo più importante da compiere: arrendersi al cambiamento o affrontarlo con determinazione, magari a costo di rimanere fermi?
Vedo l’accettazione con una grande possibilità di trasformazione, cerco di affrontare ogni cambiamento con grande curiosità e determinazione cercando di essere onesto con me stesso e le mie emozioni. Penso che sia molto difficile restare fermi e anche nell’immobilità le cose attorno a noi succedono e ci contaminano, cerco di essere il più possibile un soggetto attivo e porre attenzione a ciò che mi succede per fatalità o come frutto di scelta.
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