
THAEO: tra illusioni e malinconia, la nascita di "Adesso tutto sa di te"
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4/3/20252 min read


Ci sono storie che hanno bisogno di tempo per essere raccontate. Emozioni che si stratificano negli anni, prendendo forma tra parole e melodie. Così è nato Adesso tutto sa di te, l'EP di debutto di THAEO, un viaggio musicale sospeso tra folk nordamericano e pop magnetico, capace di avvolgere e ipnotizzare. In questa intervista, l'artista ci racconta il percorso che lo ha portato a dare voce a sentimenti forti e idealizzati, esplorando la malinconia e il sogno attraverso suoni evocativi.
"Adesso tutto sa di te" è un titolo potentissimo, quasi un'ossessione emotiva. Qual è stato il momento in cui hai capito che questo EP doveva nascere e racchiudere proprio queste storie?
In realtà non c'è stato un momento nel quale ho deciso che sarebbe dovuto nascere l'EP, penso sia nato in maniera molto naturale, nel corso del tempo, in quei 5 anni dai miei 15 ai 20 anni, nel quale ho scritto diversi pezzi. Da lì ne abbiamo selezionati alcuni che sono entrati poi a far parte dell'EP.
L’amore che immagini è più forte di quello reale, scrivi. Quanto conta per te l’illusione nei sentimenti? È una condanna o una fonte inesauribile di ispirazione?
L’idealizzazione dei sentimenti è un tema molto vicino e importante per me. Credo sia una condanna, ma anche una grande fonte di ispirazione. Sicuramente sotto un punto di vista umano, nella vita privata, idealizzare l’amore è molto pericoloso, anche se lo facciamo un po’ tutti in modo naturale, ma credo che le canzoni che nascono dall’idealizzazione dell’amore siano quelle più pure e belle.
Hai un’identità musicale sospesa tra folk nordamericano e pop magnetico, con un uso ipnotico dei violini. Come hai lavorato alla produzione del suono per rendere al meglio questa atmosfera malinconica e avvolgente?
I violini sono presenti in un paio di brani dell’EP, sicuramente il brano nel quale sono più presenti è Adesso tutto sa di te. Sono inoltre suonati tutti da me e li ho composti poi con Marcello, che è colui che si è occupato di produrre poi tutto l’EP. Insieme, volevamo, in maniera molto mirata, dare un mood al brano quasi "angosciante" e "onirico", quindi poi abbiamo distorto tutta la parte dei violini, che avevamo precedentemente composto, per dare quell’effetto.
Se potessi scrivere una lettera al THAEO quindicenne che ha iniziato questo percorso, cosa gli diresti adesso che il tuo primo EP sta per vedere la luce?
Dovessi scrivere una lettera al me di 15 anni gli direi di stare tranquillo, di godersi questo EP, che finalmente è uscito, cosa che cerco di ricordarmi sempre anche al me di oggi, ma in realtà, più che una lettera, gli darei un abbraccio.